Effimere creature, spazi celestiali, universi solcati da lontane chimere, inondano le opere di due artisti qui messi a confronto. Luigi Ontani, con i suoi colori orientali e la sua estrosità, emana un fascino non indifferente. Il suo essere fuori dagli schemi lo rende unico e libero da ogni pregiudizio. È il manifesto vivente della libertà di espressione. Ugualmente le opere di Hieronymus Bosch emanano un sapore esoterico nonché magico: il Trittico delle delizie o le Nozze di Cana sono vere e proprie tavole trionfanti di arte visionaria e fantastica.