SanLo Defence

SanLo Defence: un videogioco per scoprire i luoghi della cultura del quartiere San Lorenzo.

Grazie alle opportunità offerte dalla Regione Lazio nell’ambito del DTC, RUFA ha strutturato un progetto di rigenerazione culturale del quartiere San Lorenzo. L’esperienza, per la prima volta in Italia, vede interagire, nel settore della ricerca e della produzione in ambito artistico, un’Accademia di Belle Arti (RUFA) e due Università statali (La Sapienza e Viterbo).
L’obiettivo del progetto San Lorenzo Defence – finanziato dalla Regione Lazio per lo sviluppo di iniziative innovative per la valorizzazione dei Beni Culturali – è quello di scoprire i luoghi della cultura di San Lorenzo con un nuovo approccio: il gaming!
Il videogioco sviluppato vuole essere un’esperienza immersiva e coinvolgente che invita a scoprire i luoghi della cultura e di interesse sociale dell’iconico quartiere di Roma. I luoghi attualmente implementati e giocabili sono: il Cimitero del Verano, la Statua della Minerva, la Casa della memoria e Porta Tiburtina. Ma oltre trenta saranno i luoghi interessanti del quartiere da conoscere e difendere.
 

 

La sensibilità che RUFA ha verso quest’area della Capitale è evidente dal percorso che l’Accademia ha compiuto in questi anni. RUFA infatti ha fortemente voluto collocare molte delle proprie attività nel Pastificio Cerere, contribuendo in maniera evidente al rilancio culturale della zona: in pochi anni innumerevoli sono stati le mostre, i talk, i convegni e gli incontri culturali che hanno avuto luogo proprio a San Lorenzo, in particolare nello spazio espositivo RUFA Space.

SANLO DEFENCE

SANLO si basa sulla gamification per incentivare e sviluppare una nuova vocazione attrattiva del quartiere San Lorenzo e per diffondere presso il grande pubblico la conoscenza di 25 luoghi della cultura presenti nel quartiere, favorendone l’accesso e la visita. Si tratta di un videogioco collaborativo free-to-play per piattaforma mobile che unisce il genere videoludico “Tower defense”, i “Real World Adventure” e gli “Action RpG”.
Dalle tombe del cimitero del Verano gruppi di Zombi e altri esseri mostruosi si stanno organizzando per costituire un esercito che ha lo scopo di attaccare e sconfiggere i residenti del quartiere alleati con gli studenti fuorisede e gli spazi associativi che operano nel territorio.
L’esercito degli Zombi, spacciatori, speculatori vogliono impossessarsi in primis dei luoghi della cultura di San Lorenzo, per poi estendere il loro dominio sulle attività commerciali, sulle piazze, sui beni comuni.
I giocatori hanno l’obiettivo di impedire questo scempio e per questo si uniscono e collaborano a difesa del quartiere. Lo scontro avviene sotto la supervisione della Dea Cerere che ha sia l’aspetto infero che solare (è dea materna, della terra e della fertilità, delle nascite e dei raccolti, ma al contempo è legata al mondo dei morti, all’apertura della fossa del Caereris mundus) e potrà aiutare una o l’altra delle fazioni in funzione dei doni e dei sacrifici che le saranno dedicati.
 

 

Il progetto, sviluppato soprattutto dagli studenti, intende fornire esperienze multidisciplinari che vedano interagire programmatori e sviluppatori di videogiochi. Allo stesso modo si vuole incentivare l’ibridazione dei linguaggi, superando la tradizionale separazione tra approccio artistico/umanistico e tecnico/scientifico, formando gli studenti alla valorizzazione dei beni culturali attraverso la sperimentazione e l’uso di forme di comunicazione innovative connesse alle dinamiche del gaming. Lo scopo è creare nuovi approcci in tema di “place design” attraverso l’impiego di dispositivi e strumenti in grado di coinvolgere e abilitare i fruitori alla co-progettazione e alla partecipazione attiva nella definizione e nell’elaborazione dell’identità di un territorio.

Non bisogna dimenticare, infatti, che il Ministero della cultura, guidato da Dario Franceschini, nel 2021 ha inserito il videogioco nell’elenco dei beni culturali italiani, predisponendo l’emissione di uno speciale decreto attuativo che ne disciplina la cosiddetta “Tax Credit”, riconoscendo il credito d’imposta fino al 25 percento. I videogiochi, si legge nel decreto, “sono frutto dell’ingegno creativo ed è giusto che, analogamente a quanto avviene per il cinema e l’audiovisivo, possano ricevere un sostegno, se riconosciuti come opere di particolare valore culturale.

SANLO ha lo scopo di catalizzare l’interesse degli utenti/giocatori, dell’opinione pubblica e dei cittadini sui problemi del quartiere, sulle minacce e quindi sull’importanza di salvaguardare i luoghi della cultura e le eccellenze presenti nel territorio. Il perché di questa scelta è molto chiaro. San Lorenzo è un quartiere tipo: studenti, residenti, aziende, locali, artigiani, artisti, commercio, ristorazione, ricettività interagiscono tra loro in una convivenza non certo facile. Occorre dunque determinare un percorso che non sia soltanto quello del rispetto reciproco, ma anche del rilancio. Troppi i fatti di cronaca che hanno segnato la memoria di San Lorenzo e che ne hanno offuscato il passato di resistenza e di riqualificazione culturale.

 
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