ARTISTA: DAVIDE MICELI
LUOGO: VIA DELLA FREZZA

Concept
Via della Frezza accoglieva il supplizio della corda. Di uso diffuso, consisteva nel legare i polsi del reo dietro la schiena e poi nell’issare il corpo per mezzo di una carrucola. Il peso del corpo veniva così a gravare tutto sulle giunture delle spalle. Generalmente, la conseguenza del trattamento comportava storpiatura a vita. Giuseppe Gioacchino Belli commenta il supplizio nel sonetto 1733 “Lo spazzetto della corda ar corso” (Roma 12 novembre 1835): «Prima la corda al corso era un supprizzio / che un galantuomo che l’avessi presa / manco era bbono ppiù a sservì la cchiesa, / manco a ffà er ladro e a gguadaggnà sur vizzio». Nell’opera “Hedgehog” le mani invocano alla vita e alla libertà, per reagire ai supplizi e resistere contro l’indifferenza.
 

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