La mostra degli studenti RUFA presso il Corner MAXXI di Roma.
La mostra “Unstable Realities – Interact, Distort, Stretch”, a cura dello storico dell’arte Fabrizio Pizzuto, presenta 15 opere realizzate dagli studenti del corso magistrale di Fine Arts.
Nell’ambito dell’evento, abbiamo avuto il piacere di ospitare un Talk tenuto da Anja Foerschner, curatrice d’arte contemporanea e fondatrice di ECC Performance Art.
26 – 30 giugno 2024 – Via Guido Reni 4a, Corner MAXXI, Roma – Ingresso gratuito.
Ha inaugurato il 26 giugno 2024 presso il Corner MAXXI del Museo nazionale delle arti del XXI secolo la mostra “Unstable Realities – Interact, Distort, Stretch”, che ha visto come protagonisti i giovani artisti e curatori che si stanno formando in RUFA.
L’evento è stato curato da Fabrizio Pizzuto, coordinatore del Master RUFA in Art Curating and Management, e ha visto esposte le opere di 15 artisti del biennio in Fine Arts: Ana Mardesic, Angela Sanchez Ruiz, Bianca Rivetti Burattini, Carter Helmandollar, Chantal Spapens, Darya Shoshani, Eleonora Sgroi, Federica Chiarucci, Giulio Gamba, Hafsa Moin, Lale Jo Kirschner, Luisa Figuereido, Negin Fallah, Rodrigo M. Soto e Vittorio Venturoli.
Un evento unico nel suo genere, che celebra la pittura, la scultura, il printmaking e la performance dal vivo. Un lavoro corale del Dipartimento di Arti Visive dell’accademia, poiché gli studenti del Master in Art Curating and Management sono stati responsabili dell’organizzazione e dell’allestimento presso il museo, in particolare: Alex Aymerich, Victoria Rose Froberg, Ayda Ozcan, Gloria Strauss, Yu Pok Henky Tjoeng, Amrutha Predeep, Miae Lee, Lucia Guerrero, Anna Cathrine Leth Christiansen, Noor Fatima, Lucy Henderson, Elisa Panisson.
La collettiva invita il pubblico a indagare sulle possibilità della rappresentazione, giocando con immagini reali e virtuali mescolate ai ricordi che ciascuno possiede e proponendo quindi, tra le righe, una riflessione sulle diverse modalità con cui la realtà può essere reinterpretata visivamente.
I soggetti diventano quindi stati dell’animo e pensieri, memorie e forse testimonianze appena mancate che, come tali, potrebbero essere deformati, allungati e distorti.
“Mentre la distorsione si fa strumento per indagare la plasticità della forma e del significato, ecco che le figure deformate non solo sfidano le aspettative visive, ma offrono anche nuove prospettive sulla comprensione del soggetto. Manipolazioni visive che pongono il pubblico nella necessità di riconsiderare la propria relazione con la realtà rappresentata, ponendo interrogativi sulla stabilità del presente e sul suo impatto generazionale e percettivo. L’uscita dal quadro si mostra non tanto come una presa d’atto del palco o del campo del reale sensibile, quanto come uno scivolamento, un ennesimo slittamento di senso e presenza” racconta il curatore Fabrizio Pizzuto.
La mostra è un percorso sensoriale e intellettuale che offre ai visitatori la possibilità di esplorare nuovi modi di vedere e interpretare la realtà. Le installazioni interattive presenti richiedono la partecipazione attiva dei visitatori, talvolta perfino i quadri sono a disposizione per essere toccati, così come gli stessi performer. L’interazione completa il lavoro e diventa parte integrante dell’opera: la realtà, quindi, si rivela come un’entità fluida e in continua trasformazione, influenzata dall’interazione con l’ambiente e con chi la osserva. Queste installazioni rispondono ai movimenti e alla presenza del pubblico, creando una dinamica che sfuma i confini tra l’opera e l’osservatore.
Ascolta i protagonisti dell’evento
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“Art and Reality: Between Relevance and Redundance” – il Talk con Anja Foerschner
Nell’ambito dell’evento, giovedì 27 giugno ha avuto luogo il Talk “Art and Reality: Between Relevance and Redundance”.
Sono intervenuti la storica d’arte Anja Foerschner, fondatrice di ECC Performance Art, il curatore della mostra e storico dell’arte Fabrizio Pizzuto, l’artista Silvia Giambrone, e la performance artist Marta Jovanović, coordinatrice del dipartimento di Arti visive RUFA.
Il talk approfondisce il ruolo e la responsabilità dell’arte nel presente rispetto alla costruzione della realtà. L’arte è ancora una rappresentazione della realtà o è diventata una fuga da essa? Abbiamo ancora ‘bisogno’ dell’arte o è diventata superflua? Se è così, cosa ha da offrire? Qual è la sua relazione con la realtà in termini di riflessione, critica, possibili alternative e utopie? Queste sono domande pertinenti per la prossima generazione di artisti, che sono presenti nella mostra.
INFO UTILI PER IL PUBBLICO:
26 – 30 giugno
Via Guido Reni 4a, Spazio Corner MAXXI, Roma
Ingresso libero
Opening: mercoledì 26 giugno alle ore 17.00
Orari apertura MAXXI: 11:00 – 19:00
Talk con Anja Foerscher: giovedì 27 giugno alle ore 17.00
Performance conclusiva: domenica 30 giugno alle ore 12.00