L’ambiente tra arte e riciclo. È questo il fine ultimo della call che gli organizzatori del progetto “Plastica d’a-mare” hanno inteso rivolgere a chi opera nel mondo della creatività, allo scopo di generare una riflessione sugli effetti invasivi che le materie sintetiche generano sulla natura.
“Plastica d’amare” è l’evento che vuole sensibilizzare un pubblico eterogeneo e di tutte le età rispetto all’impatto della plastica sugli ecosistemi marini: performance, laboratori, workshop e un’area concerti costellano il programma dell’evento. Protagonisti della manifestazione saranno il territorio del X Municipio e Ostia Antica, il cui litorale sarà percorso con le guide del WWF per scoprire e proteggere l’ambiente naturale. Il porto turistico di Roma sarà invece palcoscenico di laboratori, concerti, live painting, workshop che sposano la causa #plasticfree.
L’obiettivo è prendere coscienza del problema. I confini dell’emergenza, infatti, si evidenziano nei trend che la comunità scientifica ha ipotizzato: si stima infatti che nel 2050 nei mari e negli oceani ci sarà più plastica che pesce.
Gli artisti che intendono presentare proposte e idee per favorire sia il riuso delle plastiche sia il processo di comunicazione, possono proporre idee e progetti sull’argomento. I partecipanti avranno la possibilità di esporre le proprie opere o di esibirsi con le proprie performance durante Plastica d’a-mare dal 5 all’8 settembre a Ostia. La finale del contest si svolgerà sabato 7 settembre e il vincitore riceverà una borsa di studio di 1.000 euro. La scadenza della call è il 19 agosto 2019, per maggiori informazioni consultare il sito Plastica d’a-mare.
L’evento, inoltre, vuole fungere da catalizzatore per ulteriori iniziative di sensibilizzazione sul tema. La manifestazione, infatti, si pone come obiettivo anche quello di riportare progressivamente le aree del Porto Turistico e di Ostia a essere spazi di aggregazione e di iniziative legate al sociale.