L’artista Carlo D’Orta, che ha perfezionato la sua tecnica fotografica frequentando i corsi RUFA, si è aggiudicato due Honorable Mentions al prestigioso Prix de la Photographie Paris, uno dei più autorevoli contest fotografici del mondo. Le due serie che hanno convinto l’alta giuria sono Biocities Two e Vibrations.
Il progetto Biocities racconta di architetture contemporanee come dipinti di astrazione geometrica, in linea con la poetica di Malevich, El Lissisky, Mondrian, Rotchko e altri. Le fotografie di questa serie non sono collage, ma sono il risultato di particolari posizioni di riprese e di una forte compressione della prospettiva grazie a potenti zoom. Biocities è un lavoro sugli aspetti di oggi della vita architettonica, sulla consistenza di nuovi materiali e volumi. Gli scatti fotografici impediscono i campi troppo lunghi, il realismo esplicito, l’immediatezza del confronto. Al contrario, le immagini aumentano la natura dei dettagli in modo che singoli elementi, come se fossero narrati, diventino indipendenti.
Vibrations, invece, è una ricerca fotografica che parte dall’osservazione del cristallo a Roma. A terra, nelle vetrine e negli ingressi degli edifici e soprattutto nei grattaceli. Le vetrate che ci circondano creano un universo parallelo di forme magiche, ormai antropomorfiche e astratte, ma anche inganno, fantasie, giochi di luce. Si tratta di un universo apparentemente virtuale che racconta la poesia del sogno dell’uomo. Questo progetto è concettualmente posto sul confine tra la fotografia e la pittura, per liberare significati interni attraverso la contaminazione tra realtà e emozione. Grazie alle riflessioni e alla manipolazione del colore, la realtà diventa metafisica, va oltre la realtà stessa, per arrivare a volte all’astrazione pura.
Info: https://px3.fr/winners/hmention.php?compName=PX3%202017