Dopo il successo alla Triennale di Milano, l’ex studentessa Rufa Francesca Leone è diventata una delle artiste italiane di maggiore successo. Le sue opere sono esposte nelle principali gallerie italiane e internazionali. La sua ultima mostra è stata proprio a Roma. Si intitolava “Giardino” ed è stata la consacrazione della nuova dialettica sperimentata dalla leone. Dopo anni di ritratti straordinari, dedicati alle icone contemporanee, si è spostata su un linguaggio più concettuale. Ha esposto, infatti, una grande grata incastonata di rifiuti urbani. Una grande affiancate a monumentali “tele” di cemento armato che richiamano la nuova visione urbana dell’artista, intenzionata con la nuova mostra a rinnovare la sua denuncia sociale contro i comportamenti poco rispettosi nei confronti del pianeta. Quadri scultorei con cui l’artista consacra la sua nuova ricerca, conservando comunque il garbo estetico che l’ha sempre distinta. L’installazione è stata realizzata con il contributo inconsapevole di centinaia di persone che hanno sparso per le strade rifiuti e oggetti dei quali oggi le fessure delle grate restituiscono testimonianza, tra mozziconi di sigarette, plastiche, sassi, carta, chiavi, rifiuti e monete.