Mi chiamo Ludovica Messina, sono nata a Roma il 6 Agosto del 1997.
Non sono una persona superstiziosa o che crede ai segni zodiacali, all’oroscopo o alle troppe coincidenze, ma sono nata ad agosto, il segno del leone, e si sa che nella savana è il re indiscusso.
Ho sempre cercato di vivere la mia vita cercando di appartenere ad un branco, fin quando non mi sono resa conto che per essere un leone dovevo prima conquistare la mia “rupe dei re”.
Dopo un percorso turbolento di studi classici, presso il Liceo Classico di Roma Giulio Cesare, la scelta dell’università è stato uno scoglio importante: lo studio e la voglia di imparare e scoprire sempre cose nuove sono stati un fondamentale aiuto per capire quale fosse la direzione da prendere, ed alla fine si è rivelata quella giusta.
La scenografia è stata una rivelazione, il connubio di passioni portate avanti nel personale che finalmente hanno trovato come essere espresse.
Non posso dire ad oggi che questa “rupe” sia il mio posto definitivo nel mondo, ma senz’altro posso dire che da qui la vista è grandiosa, e non si vede una linea di confine.
L’Altra Faccia della Medusa
L’Altra Faccia della Medusa vuole essere un progetto che esamina la carriera dello stilista Gianni Versace, portandone alla luce i momenti di gloria, le vittorie e le novità.
Sulle orme di eventi precedentemente organizzati come tributo allo stilista, partendo dalla stessa Donatella Versace, sorella, la scelta di ricreare una sfilata si fa spazio senza risultare banale.
Location scelta per l’evento: Le Castella, Calabria, riportare Gianni Versace nella sua terra natale era doveroso.
La realizzazione di questo progetto è stata possibile mediante un’approfondita ricerca di nuove tecnologie applicate all’ambiente e di installazioni di artisti uniche nel loro genere e nel loro particolare significato.
Elegante ma kitsch allo stesso tempo, impegnativa e semplice, un gioco di simbologie tra location ed il design della scenografia, celebreranno il legame che lo stilista ha sempre avuto con la cultura e con il mondo dell’arte, rendendo così un evento “già visto” unico nel suo genere.
Questo connubio tra moda e setdesign nasce da una passione personale per entrambe le discipline, una in via teorica l’altra progettuale, quasi a completarsi.
A render l’impatto ancora più grandioso è l’uso dell’oro, cavallo di battaglia importante che il marchio Versace si porta dietro sin dalle sue origini, ed è forse anche un po’ un’eredità della cultura greca.
Oro è ricchezza, oro è eleganza, oro è storia, oro è Versace.