Nicola Daino (Operatore Steadicam) | Laureato con 110 e Lode presso la Rufa nel 2018 con la tesi «Respiro». Scrive e dirige due cortometraggi: “Sulle spalle del gigante” e “Spettro”. Attraverso tirocini e workshop si specializza nell’uso dello Steadicam come mezzo di ripresa. Partecipa, in veste di operatore, a diverse produzioni di cortometraggi e documentari premiati al Corner di Cannes, alla 74°a e alla 76°a edizione del Festival di Venezia. Realizza Commercial, Spot e videoclip per artisti Italiani di fama e internazionali. Steadicam del film «Tiger’s Nest» prodotto da Medusa film. Attualmente freelance con base a Roma.
Respiro, lo steadicam e la realtà
Il trucco sta nel perfetto bilanciamento della camera e del braccio caricato a molla che separa il movimento del corpo da quello della camera.
L’operatore può correre e la camera fluttua nell’aria come se fosse retta dall’alto con una molla. Questa mattina ho visto un rullo di un film di Haskel in cui l’operatore sta seduto su un crane, poi il crane si abbassa fino al suolo e l’operatore scende dalla postazione e inizia a camminare; nessun taglio. Questa tecnica fa risparmiare un sacco di soldi e di tempo evitando l’uso di binari, e soprattutto ti permette di fare, e pensare, riprese che altrimenti non avresti nemmeno potuto concepire.