Proseguono gli appuntamenti “powered by RUFA” all’interno del programma di Rai 5 “Save the date”. In queste settimane sono stati davvero tanti i contributi artistici che i diplomati ed ex diplomati dell’Accademia hanno generato in favore della rete, aprendo un dibattito su quello che può essere definito come il nuovo corso di alcune discipline, in primis ovviamente il cinema, più allineato, ma anche più funzionale a essere veicolato in televisione.
“Save the date» è un magazine che, di settimana in settimana, presenta le iniziative più importanti della scena culturale italiana. Il programma, in onda ogni venerdì alle 23:00 su Rai 5 e in replica il martedì su Rai 3 all’1:15, è un’agenda che accompagna lo spettatore in un viaggio tra le arti e gli spettacoli del Bel Paese.
Tra i protagonisti della puntata prevista per venerdì 3 luglio, lo studente RUFA Federico Lena, che grazie al coordinamento del docente Raffaele Simongini e al contributo tecnico di Ilaria Galanti e Simone Spampinato, ex studenti RUFA e membri dello studio Jumping Flea, ha realizzato un cortometraggio documentario “I’m not the same”.
Il lavoro può essere considerato come una sorta di doppia opera prima: il progetto infatti, segue la realizzazione del primo extended play, intitolato «A Brief List of Acknowledgements”, di una band romana esordiente, i Cathartic Method, mettendo in luce il rapporto tra il cantante del gruppo, Gabriele Gallo, e il produttore del disco, Roberto Cola.
Le riprese si sono svolte a Roma, tra ottobre 2017 e febbraio 2018, in un periodo che è andato dall’ingresso in studio della band al rilascio del loro disco, ma oltre a essere un documentario musicale, “I’m not the same”, è un racconto di formazione in cui un gruppo di giovani musicisti inizia a muovere i primi passi per realizzare i propri sogni, ma le loro ambizioni si scontrano con la realtà di un contesto musicale da cui non è facile emergere.
Le atmosfere sono rock e oltre a quelle che sono le dinamiche che in qualche modo regolamentano la vita di una band, non si può non notare il lavoro di regia che Federico Lena ha svolto, allo scopo di valorizzare il percorso di un gruppo tra i più promettenti della scena romana.