Conoscere ed apprezzare la contemporaneità tra arte, immagine e movimento. Dal 19 al 28 ottobre è l’intera città di Roma ad essere avvolta dalla creatività. Musei, gallerie, fondazioni, associazioni e spazi no profit hanno abbracciato con grande entusiasmo e senso di partecipazione il tema della videoarte in un evento senza precedenti. «Videocittà. Widen your vision»: ampliare la visione dell’espressività è tra gli obiettivi principali della kermesse. Del resto sono gli artisti che, dal punto di vista concettuale, eliminano barriere e confini e allargano gli orizzonti, rivolgendo l’attenzione a ciò che ancora deve essere. Il programma che in questi giorni contamina Roma presenta numeri quanto mai significativi: 25 location, oltre 100 opere video, più di 60 artisti internazionali, con partecipazioni importantissime. Videocittà è un itinerario culturale unico e forse irripetibile che si snoda in luoghi simbolo della conoscenza. In questo contesto la Rome University of Fine Arts trova la sua dimensione ideale: il 25 ottobre, in via degli Ausoni 7a, nell’ex Pastificio Cerere in un design post – industriale di altissimo impatto, di concerto con la Fondazione che custodisce il sapere e la memoria del Palazzo collocato nel cuore del quartiere San Lorenzo, sarà possibile assistere alla proiezione di “Macrocosmo” (2018), uno short-doc sperimentale autoprodotto da Tommaso Fagioli che racconta una Roma estiva attraverso un affresco di immagini in stile “Lo-Fi”, riprendendo dal punto di vista filmico gli scenari musicali che hanno avuto luogo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta.
Ma il percorso artistico, o per meglio dire video-artistico, proposto da RUFA è reso ancora più completo dalle performance che prevedono, sempre nella stessa sede di via degli Ausoni 7a. La prima, “Wanderlust”, curata da Gaia Flamigni, è incentrata sul tema del viaggio: lo scopo è fare un passo ed allontanarsi dal proprio centro; scoprirsi; uscire fuori dalla bolla che protegge l’essere umano. La propria casa, la propria cultura, il tipo di cucina: tutto è rassicurante, ma se la bolla rimane chiusa e intatta per troppo tempo l’aria all’interno tende a diventare tossica. Espongono: Federica Di Pietrantonio, Gaia Flamigni, Lin Qui Rue, Caterina Gianfelici, Verdiana Bove, Josephine Sequino, Cem Kaynar, Stefano Calabrese.
La seconda mostra è incentrata sugli allievi RUFA di fotografia. L’esperienza, dal titolo “18th Nervous Breakdown”, intende mostrare una lacerante indagine all’interno del sé.
Espongono: Giacomo Bassi, Giada Cicchetti, Mattia De Nittis, Marta Ferro, Francesca Fiore, Claudia Rolando, Giuseppe Rosato, Anna Di Paola. Sono due attività che rientrano nel programma ufficiale della “Rome Art Week”: una manifestazione a cadenza annuale dedicata all’arte contemporanea che ha l’obiettivo di costruire una rete tra strutture espositive, artisti, critici, curatori, studiosi, collezionisti e appassionati.
E poi sulla Terrazza Semoleria, l’aperitif per rilassarsi e godere di una vista unica.
Si tratta dunque di tre diversi eventi che danno forma e sostanza ad un percorso ideativo che si canalizza perfettamente nella cosiddetta “RUFA – experience”: finalizzata alla ricerca di nuove strade creative e nella negazione di ciò che è convenzionale e banale.