Scultura e installazione

Emanuela Camacci: «Shelter in the Forest» alla Biennale in Corea

Disculpa, pero esta entrada está disponible sólo en IT y EN.

Emanuela Camacci e l’arte ambientale: «Shelter in the Forest» alla GNAB in Corea del Sud

 
Lo scorso agosto, l’artista e docente RUFA Emanuela Camacci è stata protagonista della Geumgang Nature Art Biennale (GNAB), prestigiosa biennale di arte ambientale a Gongju, in Corea del Sud. La sua opera, «Shelter in the Forest», ha catturato l’attenzione di critici e visitatori per la sua capacità di fondere scultura, natura e riflessione ambientale.
 

 

Il rifugio realizzato da Camacci richiama la forma di un favo di api selvatiche, un nido che offre protezione e rifugio. È un luogo intimo, dove ci si può sentire al sicuro, in piedi o seduti, mentre si osserva l’esterno attraverso le fessure tra gli strati di legno. Ogni strato di legno, posizionato in ordine decrescente, crea un ritmo visivo che risuona nell’aria, dando alla scultura una sensazione di espansione che si diffonde nell’ambiente circostante.
Le tonalità marrone scuro degli strati sono interrotte da cilindri di legno naturale, creando un movimento organico e una torsione che interrompe la simmetria dell’opera. Questo intreccio di forme e colori dà vita a un luogo immerso nella natura, che si fonde perfettamente con il bosco circostante, tra gli alberi.

«Shelter in the Forest» non è solo una scultura: è un invito a riflettere sulla simbiosi tra uomo e natura, offrendo uno spazio di riparo che ci permette di guardare il mondo da un nuovo punto di vista, sentendoci allo stesso tempo protetti e parte di esso.

La partecipazione di Emanuela Camacci alla GNAB testimonia ancora una volta l’eccellenza e l’innovazione degli artisti legati a RUFA, capaci di portare la loro visione creativa oltre i confini nazionali.
 

Emanuela Camacci

Emanuela Camacci, nata a Roma, si è laureata in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e ha approfondito l’arte musiva presso il laboratorio di Costantino Buccolieri per tre anni. Il suo percorso artistico si distingue per la partecipazione a numerose esposizioni e interventi di land art sia in Italia che all’estero, tra cui il GNAP Italy – Global Nomadic Art Project nel 2019. Ha preso parte a prestigiose residenze internazionali come il Simposio di Scultura a Santiago del Cile (2017) e il Yatoo International Artist in Residence in Corea del Sud (2018).

In Italia ha ottenuto riconoscimenti importanti, vincendo premi e concorsi per opere d’arte in spazi pubblici, tra cui la scultura in travertino romano «Mani» per la caserma dei Vigili del Fuoco di Montesacro a Roma e l’opera «Bolle d’aria» nella collezione permanente della Cantina Produttori Cormòns di Gorizia.

Il suo percorso artistico è arricchito da collaborazioni con artisti e professionisti di varie discipline, esperienze che hanno ampliato la sua visione creativa e intellettuale. Camacci esplora il legame profondo tra scultura, architettura e ambiente, utilizzando materiali diversi per dare forma a un linguaggio artistico evocativo, radicato nelle emozioni e nella ricerca delle interazioni tra l’opera e il contesto che la circonda.