Ex allieva Rufa, la grande artista porta a Roma le sue opere di denuncia sociale
Il 2 febbraio al museo Macro di Roma (via Nizza 138) inaugura la mostra «Giardino» di Francesca Leone, grande artista contemporanea, che Rufa ha avuto l’onore di avere tra i suoi allievi qualche anno fa. La mostra, a cura di Danilo Eccher, segna il definitivo passaggio di dialettica dell’artista, dal figurativo al concettuale. Tuttavia anche nelle nuove opere l’artista ha lasciato dei segnali di continuità con la ricerca che ha sempre accompagnato la sua produzione. Il garbo estetico e la pregevole maestrìa fanno dei suoi lavori degli autentici quadri scultorei. Si tratta di diciotto grate di alluminio che compongono un’unica installazione, che si affiancano a delle grandi «tele» di cemento armato, che richiamano la nuova visione urbana della Leone, intenzionata con la nuova mostra a rinnovare la sua denuncia sociale contro i comportamenti poco rispettosi nei confronti del pianeta. Dopo il successo alla Triennale di Milano, quindi, la mostra arriva a Roma, arricchita di alcuni inediti. L’installazione è stata realizzata con il contributo inconsapevole di centinaia di persone, che hanno sparso per le strade rifiuti e oggetti dei quali oggi le fessure delle grate restituiscono testimonianza, tra mozziconi di sigarette, plastiche, sassi, carta, chiavi, rifiuti e monete. Un racconto di storie quotidiane e di un tempo fermato, che la Leone, da sempre attenta ai temi dell’ambiente e dell’ecosistema, a Roma arricchisce con un libro in 150 copie firmate e numerate, con testo del curatore Danilo Eccher.
Per tutta la durata dell’esposizione, il Macro ospiterà anche una ‘nuova’ grata dove i visitatori potranno contribuire a realizzare la loro opera con piccoli oggetti di scarto.
La mostra è visibile fino al 26 marzo.
Info: http://www.museomacro.org/