Nicole Turi, diplomata RUFA in Cinema, ha pubblicato il suo primo libro, Dimenticavo d’essere al cinema, edito da Vertigo Edizioni. L’opera, disponibile in libreria e online, nasce dalla sua tesi di laurea presso RUFA, successivamente ampliata e trasformata in un saggio che esplora il fascino eterno del cinema.
Quando ci sediamo in sala, siamo perfettamente consapevoli che ciò che vedremo è il risultato di una costruzione, un’illusione. Eppure, il cinema riesce a regalarci emozioni autentiche grazie a un implicito accordo noto come “sospensione dell’incredulità”. Nel suo libro, Nicole Turi analizza le modalità con cui il cinema ci inganna e ci emoziona, invitando il pubblico a riflettere su ciò che accade dentro di noi ogni volta che guardiamo un film.
Il saggio attinge a esempi di film di diverso genere e successo e attraversa un percorso che spazia tra tecniche di montaggio, doppiaggio, psicologia e neuroscienze. Il risultato è un’analisi profonda e coinvolgente, capace di rispondere a una domanda tanto semplice quanto complessa: perché amiamo il cinema?
Un percorso accademico e professionale che diventa ispirazione
Nicole Turi, classe 1997, ha iniziato il suo viaggio nel mondo del cinema a 15 anni, vincendo un concorso nazionale di sceneggiatura. Dopo il diploma RUFA, ha proseguito la sua formazione presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, consolidando la sua esperienza sui set cinematografici in diversi ruoli. La sua passione per il rapporto tra cinema, psicologia e neuroscienze ha rappresentato il cuore pulsante del libro, una ricerca che l’ha accompagnata fin dal 2020, anno in cui il progetto ha preso vita come tesi di laurea sotto la guida del docente Christian Angeli.