Il programma di Performance Art nato dalla collaborazione tra Maja Arte Contemporanea e RUFA prosegue con «A curse on my years, if I am lying!» dell’artista e studentessa RUFA Anica Huck.
A cura del docente Fabrizio Pizzuto.
Performer: Anica Huck
Co-performer: Luisa Fagiolo, Camilla Olimpia Zecca e Silvana Prestipino G.
Un bagno di latte «come ricetta di bellezza» è il fulcro della performance di Anica Huck, la quale utilizza – durante la sua azione – il latte materno: un elemento naturale, che però suscita spesso sentimenti contrastanti, dalla repulsione al fascino.
Il titolo della performance – avvenuta nel cuore di Roma nella suggestiva cornice di Maja Arte Contemporanea – è una citazione dal libro “Burning Lights” di Bella Chagall (Bielorussia 1895 – New York 1944), in cui la scrittrice descrive – tra i vari ricordi – i tradizionali bagni termali bielorussi, narrandoli come luoghi di rinascita. L’oggettivazione del corpo della performer attraverso il processo (parzialmente doloroso) di purificazione è in contrasto con la bellezza iniziale della scena. Questo lavoro indaga le dinamiche rituali delle costellazioni umane a livello psicologico, sociale e culturale, intrecciando tra loro vari aspetti: intimità, sottigliezza, delicatezza, potenza e liberazione.
Anica Huck
Artista visiva e performer (Erfurt, Germania, 1985), vive e lavora a Roma. La sua produzione artistica si basa su metodi scientifici e fenomeni visivi. L’approccio interdisciplinare deriva da una precedente formazione ed esperienza professionale nelle geoscienze e nella geopolitica presso l’Agenzia Spaziale Europea e la Commissione Europea. Attualmente è iscritta a un corso accademico di secondo livello in RUFA. Tra gli altri, ha vinto il bando pubblico «Piazze romane» indetto dal Municipio di Roma e ha sviluppato nel 2021 il progetto site–specific «Città effimera: arte, scienza, follia«.
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