Domenica 20 marzo inaugura il nuovo progetto del docente Davide Dormino: «Quando il bambino era bambino», con un testo di Silvano Manganaro.
L’appuntamento è dalle 12 alle 19 presso Fondazione VOLUME!
“…Quando il bambino era bambino,
non sapeva di essere un bambino,
per lui tutto aveva un’anima
e tutte le anime erano un tutt’uno…»
Peter Handke
L’intervento di Davide Dormino, dal titolo «Quando il bambino era bambino», si configura come un’esperienza totalizzante, un racconto intimo e profondo che parte da un’archeologia del pensiero per concludersi con un’epifania, un incontro che lascia lo spettatore o, meglio, “l’osservatore”, libero di riconnettere i propri pensieri e le proprie sensazioni in maniera totalmente personale. Il titolo rimanda al primo verso della poesia-filastrocca Elogio dell’infanzia, scritta da Peter Handke, e leitmotiv de Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders. La poesia è uno sguardo indietro verso gli anni dell’infanzia, verso un modo forse dimenticato, fatto di semplicità e di assenza di ambizioni.
L’intervento di Dormino, lontano da ogni intento teorico, chiede al fruitore di lasciare pregiudizi e preconcetti fuori dalla porta e vivere un’esperienza, rientrando in contatto, forse, con una parte dimenticata di sé.
Davide Dormino è il secondo artista a confrontarsi con il nuovo, duale, ambiguo paradigma espositivo di VOLUME!. Gli spazi di Via S. Francesco di Sales sono stati infatti ripensati per creare due ambienti: uno più grande, allo stesso tempo familiare e straniante, pausa necessaria dal mondo esterno e uno più piccolo, uno spazio senza spazio dove è possibile smarrirsi. Questo ambiente, privo di ogni riferimento spaziale, è progettato (su indicazione di Michele De Lucchi) per far vivere a ciascuno una personale esperienza percettiva, un momento di riflessione e di intimità con l’opera. L’obiettivo è creare una narrazione tra interno e esterno: un’attesa attiva e un’immersione contemplativa.