Dal 1° al 28 febbraio la docente RUFA Caterina Tomeo ospiterà «Virtual Genre»(2020) dell’artista francese Agathe Siffert, presso il Sound Corner all’Auditorium Parco della Musica.
L’artista francese Agathe Siffert esplora il tema del genere (fisico e virtuale), attraverso una ricerca incentrata sul mondo dei videogiochi, sugli stereotipi di genere, sulle identità sessuali, sugli avatar femminili, sull’alter ego dello stesso sesso o sui gemelli diversi. Siffert è un’artista femminista e una fan entusiasta di videogame – a livello mondiale il numero delle donne giocatrici è ormai pari a quello degli uomini. Partendo dalla propria esperienza personale come gamer, l’artista indaga le rappresentazioni femminili nelle dimensioni virtuali: principesse da salvare, avatar sexy ed erotici, stereotipi aderenti alle fantasie maschili piuttosto che all’immaginario di donne guerriere e combattenti. Il progetto sonoro Virtual Genre (2020) nasce da alcune domande che l’artista stessa ha posto a giocatori e giocatrici con background diversi: «perché le immagini femminili devono necessariamente essere ipersessualizzate? Quale è l’impatto di questi personaggi sexy sulla comunità online, sui giocatori e sulle stesse giocatrici?» Questi interrogativi hanno generato un lavoro multidisciplinare, che ha sviscerato il tema della rappresentazione del genere e delle identità sessuali, a partire da una lettura e analisi critica di videogiochi quali The Sims 4, tra i più esaustivi e completi sul tema. II risultato sono stati un podcast per Wi Watt’heure – una sezione del trimestrale di «Revue & Corrigee» – e sette brani, in cui il suono è stato mescolato con canzoni di Tomb Raider e Metroid, producendo nuovi scenari sonici ed immersivi. Siffert ha dato vita a spazializzazioni sonore e riverberi artificiali che, evocando game d’azione e personaggi storici quali Samus o Lara Croft, alterano l’esperienza percettiva e sensoriale dello spettatore. «L’obiettivo non è solo alimentare l’inclusione e la differenza nel campo dell’arte – ma utilizzare ii genere come prisma per ascoltare, ripensare e sfidare le molteplici relazioni di potere e dominio in gioco nel mondo contemporaneo.»
Agathe Siffert
Artista multimediale che lavora principalmente con file recuperati da molteplici programmi per computer o videogiochi. Nella sua ricerca plastico-sonora, sperimenta le conversioni di diversi formati, creando nuovi linguaggi informatici – che non siano stati pensati prima dall’uomo. Trasforma il formato di un’immagine in un formato audio, dando vita a suoni digitali che utilizzano fondamentalmente il linguaggio specifico dell’immagine. E proprio da queste conversioni che nascono le produzioni più interessanti, manipolando dati e software, come materiali principali della sua speculazione tecnologica avanzata.
Caterina Tomeo
Storica dell’arte, critica, curatrice e coordinatrice RUFA del MAD in «Multimedia Arts and Design». Si occupa di Arte Contemporanea con particolare interesse per l’interdisciplinarietà e le ricerche nell’ambito della New Media Arte delle Sonic Arts. Insegna nel Master di «Sonic Arts» presso la Facoltà di lngegneria elettronica dell’Università degli studi »Tor Vergata» di Roma; nel Master di «Economia e Management dell’Arte e della Cultura» della Business School Sole 24 Ore di Roma; nel Master di «Management dell’Arte e dei Beni Culturali» di Giunti Academy School of Management. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Sound Art. Asco/tare come vedere (Castelvecchi, 2017); Sonic Arts. Tra esperienza percettiva e asco/to attivo (Castelvecchi, 2019); L’elettronica donna. Media, carpi, pratiche transfemministe e queer (Castelvecchi, 2022).