Dopo l’inaugurazione al RUFA Space e l’esperienza al Superdesign Show, EXXTRA il progetto di exhibition della Scuola di Multimedia arts and design approda a Foligno per il Dancity M.A.S., il nuovo dipartimento di Dancity Festival dedicato alle media art e ai molteplici linguaggi artistici interconnessi con la cultura contemporanea.
La mostra, visitabile dal 28 al 30 dicembre, verrà presentata insieme alle opere di artiste di fama internazionale, tra le quali Shu Lea Cheang, Tabita Rezaire e Francis Sosta, a numerosi progetti di artisti emergenti scoperti tramite una open call oltre a una ricca selezione di talk incentrati sul tema «FAKE YOURSELF».
Il progetto EXXTRA
EXXTRA è un progetto curato da Daniele Falchi e coordinato da Giulio Pernice, che vede protagonisti gli studenti del secondo anno del biennio in Multimedia arts and design. Nello specifico, presso lo spazio di Palazzo Candiotti che ha sede nella città umbra, verrà presentato un estratto dell’esposizione contenente tre opere che riflettono, ognuna a modo proprio, sulla spinta verso la digitalizzazione causata dall’attuale situazione pandemica.
La progressiva perdita della dimensione umana a favore della condizione digitale ha creato un paradosso relazionale difficile da esplicare. EXXTRA vuole raccoglie questi stimoli per ragionare su altri mondi, altre sessualità, altre specie viventi, che siano extra rispetto al mondo attuale.
Lo spettatore, mediante l’interattività preposta dalle opere, è chiamato a partecipare in prima persona all’interno della mostra, riportando il corpo al centro.
I tre progetti si inscrivono perfettamente all’interno della visione dell’associazione culturale Dancity che, dal 2006, opera nel folignate, coniugando tradizione ed innovazione. Dopo lo stop di un anno causato dalla pandemia, Dancity Festival si arricchisce di questa nuova sezione, curata da Daniele Falchi, in cui le sperimentazioni degli studenti RUFA potranno trovare lo spazio necessario per creare una rete di condivisione nel centro Italia.
OPERE IN MOSTRA
FLOW di Consuelo Donati
L’ibrido uomo macchina si è trasformato in poco più di trent’anni da una figura puramente fantastica in una esperienza quotidiana. Questa esperienza immersiva in realtà virtuale, analizza il concetto di corpo espanso all’interno dello spazio esteso e confuso che è la rete. Non c’è gravità all’interno delle reti internet che si intrecciano moltiplicandosi all’infinito come una ragnatela invisibile, sospesa, chi sa dove.
Il corpo connesso “riveste” il corpo che si moltiplica, si frantuma nella rete, manifestando la sua intenzionalità nel mondo e per il mondo altro. Ciò che presenta questa nuova condizione è proprio questa ri(e)voluzione del corpo o meglio la sua “mutazione fluida”.
Il corpo fisico si trasforma in corpo fluido viaggiando in altre dimensioni, in generale i fluidi sono considerati i materiali che hanno la capacità di variare con continuità la loro forma adattandosi al contenitore, Flow diventa il contenitore di questo corpo espanso, fluido e sospeso in un caldo e disteso deserto.
HOLOX di Daniele Falchi e Simone Tecchia
Il progetto si propone di indagare – sotto forma di installazione interattiva – il complesso fenomeno dell’estinzione, focalizzandosi sulla sua matrice comportamentale. Ecosistemi sopravvissuti alle grandi estinzioni di massa suggeriscono le peculiarità adattative degli esseri viventi, inclini però alla distruzione qualora intervenissero elementi alieni o modificazioni dell’habitat. In questo contesto, il fattore comportamentale gioca un ruolo centrale, determinando l’adattamento e la successiva evoluzione delle specie contenute nell’ecosistema.
L’installazione vede la creazione di una cellula olografica in continua espansione, determinata dalla presenza aliena dello spettatore che – con i suoi movimenti all’interno dello spazio – ne influenzerà l’evoluzione o ne causerà l’estinzione.
FIT(IN)TERFACE di Silvia Parolini
Il corpo come sistema complesso senza con-fine, mobilita le sue funzioni espandendosi sullo schermo di un televisore mentre il tatto acquista valore (e piacere) perché pedala e appoggia le mani sul manubrio di una cyclette. Una cyclette posta nello spazio che diventa il varco, il link, il ponte di contatto tra il corpo del fruitore e lo spazio immateriale di un viaggio geo-digitale: un deserto di strane archeologie smarrite navigato in tempo reale.
Oggi i grandi marchi della moda e della beauty-culture desiderano ardentemente combinarsi a tecnologie sofisticate per “aumentare” l’esperienza del consumatore per incentivare l’acquisto di prodotti di bellezza. Come si trasformeranno da questi scenari i nostri gadget di benessere del futuro? Questo progetto specula sul potenziale sensoriale e spirituale di queste nuove tendenze di beauty-tech. Affidati al tuo attrezzo da fitness, alle tue prestazioni fisiche sorprendenti e preparati a scoprire la tua sconfinata corporeità virtuale.
Scopri tutte le opere di EXXTRA
28-30 dicembre 2021
Dancity Festival – Dancity M.A.S.
Via Federico Frezzi, 2/4
Coordinatore: Giulio Pernice
Curatore: Daniele Falchi
Artisti: Consuelo Donati, Daniele Falchi, Silvia Parolini, Simone Tecchia.