Con il coordinamento del docente Umberto Giovannini, RUFA si appresta ad accogliere una masterclass che intende declinare all’unisono ricerca e produzione artistica. Sarà Stefano Ricci a “pilotare” gli studenti nell’ambito del progetto “Adesso noi”, a partire dal 17 al 28 maggio.
I partecipanti, all’inizio di ogni giornata di studio e di confronto, usciranno in strada, per cercare nell’osservazione diretta, qualcosa che abbia a che fare con il titolo “Adesso noi” e ovviamente con loro stessi. Potranno fotografare con lo smartphone ciò che si prospetterà dinanzi ai loro occhi o potranno disegnare direttamente la propria visione di quell’istante.
Una volta tornati in aula, e dopo aver dato seguito a un’analisi del materiale raccolto, si cercherà di originare ogni giorno una storia diversa di due pagine, con due disegni per ogni pagina, in bianco e nero, con il pennello e la china, senza schizzi preparatori, correggendo con l’acrilico o la tempera bianca. Conclusa questa fase di preparazione giornaliera, le tavole saranno scansionate e trasportate in digitale, ipotizzando così un montaggio e una sequenza che consenta di impaginare tutte le storie in un unico libro collettivo. Le copie rilegate si presenteranno con una copertina bianca che sarà “riempita” da un disegno a pennello.
Stefano Ricci è nato a Bologna nel 1966 ed è considerato un disegnatore di fama internazionale. Ha collaborato con importanti testate (“Frigidaire”, “Avvenimenti”, “Linea d’ombra”, “Il manifesto”, “Esquire”, “Panorama”, “Glamour”, “Liberation”, “Les Inrockuptibles”, “Internazionale”, “Alias”, “Lo Straniero”, “Bang”, “la Repubblica”). Tra le sue mostre personali più recenti si possono ricordare: “I Molti” (con Michelangelo Setola), “Cartavetra”, “Il sogno di mio fratello”, “D406”, “Zoologia Politica”, “Più giù”, “Squadro”, “L’histoire de l’Ours”. Ha lavorato in ambito teatrale con il Teatro Testoni, la Compagnia di Leo De Berardinis, il Teatro della Polvere, l’Emilia-Romagna Teatro, il Teatro Storchi, il Teatro delle Passioni, il Teatré Musical Possible, il teatro Galleria Toledo, il Teatré Varia, la Compagnia Modica Manchisi, il Centro di Promozione Teatrale “La Soffitta” (di cui ha realizzato il marchio), il Teatro delle Albe di Ravenna. Per la danza è stato l’autore dei materiali di accompagnamento ai progetti di Raffaella Giordano e della Compagnia Abbondanza Bertoni e ha collaborato anche con la coreografa belga Karine Ponties. Nel cinema ha lavorato con Mario Martone e Giovanni Maderna e ha progettato collane editoriali per le quali è stato, tra l’altro, selezionato per il premio Compasso d’Oro 2001. Dal 1995 cura la collana di Edizioni Grafiche di Squadro (Bologna). Con Giovanna Anceschi ha fondato la rivista “MANO fumetti scritti disegni” e insieme ad Anke Feuchtenberger ha diretto la casa editrice Mami Verlag. Dal 2003 al 2009 è stato direttore artistico di “Bianco e nero”: la rivista del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.