Un progetto decisamente innovativo che ha visto nella sua realizzazione, tra i tanti protagonisti, la docente e cordinatrice RUFA del master in Multimedia arts and design Caterina Tomeo e la neo laureata Daniela Gentile. Il 29 dicembre, nell’ambito dello spazio culturale della Pelanda, collocato nell’ex Mattatoio di Testaccio a Roma, è stato inaugurato il SOUND BOX: il primo spazio interamente dedicato al suono nella capitale.
Nelle intenzioni degli organizzatori e ideatori del progetto, il SOUND BOX ospiterà momenti diversi per carattere e ritmo, quali installazioni sonore, live performance, sessioni di ascolto, talk, workshop, coinvolgendo artisti emergenti e figure di spicco della scena nazionale e internazionale. Uno spazio aperto, da costruire, in cui far convergere idee e contaminazioni.
L’inaugurazione, ovviamente in linea con la virtualità che contraddistingue il periodo, è stata trasmessa su molti canali social, mettendo in luce l’installazione “Ma 間 [Discontinuum]”, realizzata da Fabio Perletta e Luigi Turra con la partecipazione delle studentesse Silvia Parolini e Consuelo Donati del secondo anno del Master in Multimedia arts and design, e il relativo confronto con gli autori. E ancora: il talk con Daniela Gentile, nelle vesti di ricercatrice dello “Spatial Sound Institute”, nel quale sono intervenuti Paolo Coteni, Francesco Cuoghi e Gabriel Maldonado. Spazio poi all’installazione sonora “Metamorfosi nel tempo” dei compositori Giovanni Costantini e Paolo Gatti, dell’artista visivo Francesco Casanova e del musicista Luca Sanzò alla viola (Master in Sonic Arts, english version – University of Rome Tor Vergata). A concludere la performance “Il suono rubato – Rituale Elettroacustico” di Federico Placidi (violoncello ed elettronica) e Simone Pappalardo (Macchine sonore e Physical Computing).