La grafia di Fellini diventa un carattere tipografico e ispira il logo e il concept dell’allestimento dell’Italian Pavilion di Venezia 77.
È un atto d’amore per Federico Fellini e il sogno – quella dimensione onirica che contraddistingue la cinematografia del Maestro riminese – il logo e la font tipografica inedita intitolata «Felliniana» insieme all’identità visiva per l’Italian Pavilion della 77esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, in programma dal 2 al 12 settembre 2020.
L’Italian Pavilion è la “casa italiana” dell’evento internazionale che sarà allestita come di consueto negli spazi dell’Hotel Excelsior al Lido di Venezia e, da quest’anno, attiva anche in digitale attraverso una formula ibrida suggerita dall’emergenza sanitaria.
Per il terzo anno consecutivo, Cappelli Identity Design firma il concept e il progetto architettonico dell’Italian Pavilion, che per questa edizione dedica, in occasione del centenario della nascita di Federico Fellini, proprio al Maestro.
“Con il concept dell’Italian Pavilion, ci siamo immersi nell’immaginario di Federico Fellini basato sul sogno, su quel confine volutamente ambiguo tra realtà e dimensione onirica, tanto caro al Maestro. Con lo script Felliniana invece siamo entrati nel vivo della sua fantasia: dove passa la scrittura”, spiega Emanuele Cappelli, Direttore Creativo di Cappelli Identity Design. “Il progetto architettonico ruota attorno all’idea di superamento del limite attraverso il sogno. Per questo motivo abbiamo immaginato muri trasparenti, che non esistono, e che anzi bagnati dal sole colorano superfici e persone. Tutto il lavoro è incentrato sulla luce naturale e le sue rifrazioni. Riprendendo colori come giallo chiaro e ocra, verde smeraldo, azzurro: tinte e nuance dell’Italia del boom economico che Fellini ha tradotto nella poesia delle sue creazioni cinematografiche e, ancora prima, nella sua precedente attività di illustratore”.
Frutto di un viaggio denso di emozioni nel mondo del Maestro, Felliniana è la font elaborata partendo proprio dalla grafia del regista, che Emanuele Cappelli ha avuto modo di studiare dal vivo, attingendo alla corrispondenza tra Federico e Giulietta Masina, resa possibile dall’incontro con Simonetta Tavanti, nipote di Giulietta Masina.
“Con meraviglia ho potuto consultare due scatole di lettere, molte d’amore, con la grafia originale di Fellini, dal tratto morbido, proiettato verso l’alto – dichiara Emanuele Cappelli – Ci piace pensare che con Felliniana siano scritti, oltre ai materiali ufficiali di Venezia 77, anche i sogni e le storie di questa nuova edizione”.