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Premio “Francesco Fabbri”, al via la nona edizione dedicata all’arte emergente e alla fotografia contemporanea

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Si è aperto lo scorso 1 giugno il bando della nona edizione del premio “Francesco Fabbri”, una manifestazione che vuole essere un punto di riferimento per gli operatori e il pubblico che rivolgono la loro attenzione alle istanze di ricerca nell’arte contemporanea. La Fondazione Fabbri, consapevole della grave crisi in cui versa il sistema culturale a seguito della pandemia da Covid-19, e in particolare la condizione dei lavoratori dell’arte, ha deciso di rendere totalmente gratuita l’iscrizione all’edizione 2020 della kermesse.

Il Premio si articola in due sezioni: “Arte emergente” e “Fotografia contemporanea”. La prima è dedicata agli autori under 35 che, secondo una logica intermediale, potranno partecipare con ogni forma creativa visiva: dalla pittura all’installazione, dalla fotografia alla videoarte, dalla performance e sound art fino al disegno e alla grafica. La seconda sezione invece, priva di limiti anagrafici, è dedicata alla fotografia attraverso una varietà di concezioni dello specifico medium. A entrambe le sezioni potranno partecipare autori provenienti da ogni Paese del mondo.

Il bando rimarrà aperto fino al prossimo 4 settembre. Gli artisti potranno iscriversi via web o tramite posta ordinaria. I due vincitori riceveranno un premio acquisto di 5 mila euro ciascuno e le loro opere entreranno nella collezione permanente della Fondazione e custodite nel centro residenziale di Casa Fabbri. Il premio, curato da Carlo Sala, gode di una prestigiosa giuria composta da critici e curatori, quali Lorenzo Balbi, Lucrezia Calabrò Visconti, Daniele De Luigi, Angel Moya Garcia, Francesca Lazzarini, Giangavino Pazzola, Stefano Raimondi e Mauro Zanchi. Le opere finaliste saranno esposte a Villa Brandolini a Pieve di Soligo (Tv) dal 21 novembre al 20 dicembre 2020; durante il vernissage saranno proclamati i vincitori alla presenza degli operatori, della stampa e del pubblico. Tutte le info sul sito della Fondazione Francesco Fabbri.