È stato presentato nell’ambito della 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ed è ora sul sito il nuovo bando del premio Cesare Zavattini: c’è tempo fino all’11 ottobre per iscriversi.
Il concorso si rivolge a giovani filmmaker, professionisti e non, di qualsiasi nazionalità, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che siano interessati a utilizzare il cinema d’archivio e il materiale di repertorio per realizzare nuove creazioni audiovisive di carattere documentario che sappiano connettere, in forme e linguaggi originali, la dimensione della memoria e della storia con il presente.
I candidati dovranno inviare, oltre alla domanda di partecipazione, la proposta progettuale di un cortometraggio documentario della durata massima di quindici minuti. Nove di essi saranno selezionati da una giuria sulla base di parametri ben precisi: completezza e precisione della proposta; originalità del progetto dal punto di vista tematico, linguistico, estetico, della modalità di fruizione; modalità di utilizzazione del materiale di repertorio.
Gli autori prescelti saranno ammessi a un percorso di approfondimento che prevede, fra i mesi di ottobre 2019 e gennaio 2020 a Roma, sei incontri di formazione di tre ore ciascuno e, per ogni progetto, nove ore di tutoring individuale in presenza e dodici di tutoring individuale a distanza. Gli incontri saranno tenuti da professionisti del cinema italiano.
Dopo questa fase la giuria esaminerà il lavoro di sviluppo e sceglierà i tre progetti vincitori, meritevoli di essere sostenuti nella realizzazione. Gli stessi vincitori potranno utilizzare i materiali d’archivio (con licenze Creative Commons), essere supportati da figure professionali per la post-produzione, usufruire di postazioni e tecnologie. È prevista l’attribuzione di 2 mila euro per ogni progetto vincente. La somma in questione verrà consegnata al termine del compimento del cortometraggio.
Il contest, la cui direzione è affidata ad Antonio Medici, è promosso dalla fondazione “Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico” (AAMOD), nell’ambito del progetto “UnArchive”. Lo scopo è sperimentare percorsi di massima apertura alla conoscenza, alla diffusione e alla riutilizzazione del patrimonio filmico, attraverso l’adozione di licenze aperte e la valorizzazione delle opportunità offerte dal web. L’edizione 2019/2020 è sostenuta da MIBAC, Nuovo IMAIE, Istituto Luce Cinecittà, con la collaborazione di Cineteca Sarda, Deriva Film, Officina Visioni, FICC. Media partner è Radio Radicale.
È stata la studentessa RUFA Beatrice Baldacci ad aggiudicarsi l’edizione dello scorso anno del premio. Il corto “Supereroi senza superpoteri”, al recente festival del cinema di Venezia ha ottenuto una menzione speciale del Premio Fedic.