Nel 1865 Rudolf Clausius con il suo teorema di disuguaglianza introduceva in fisica il concetto di «entropia» (cambiamento/trasformazione), con l’intento principale di definire questa grandezza fisica come una misura del disordine presente in un sistema. A proposito dell’entropia nell’arte Rudolf Arnheim sosteneva che: “un sistema è in equilibrio quando le forze che lo costituiscono sono disposte in modo da compensarsi vicendevolmente, come due pesi posti all’estremità dei bracci della bilancia. L’equilibrio determina quiete, e non può verificarsi alcuna azione ulteriore, a meno che non venga influenzata dall’esterno”. Questo concetto rappresenta la struttura più semplice che un sistema può assumere se non condizionato da altre forze. Maggiore è il caos e maggiore sarà lo stato di quiete.
L’equilibrio e il disordine è il titolo della mostra, curata da Simone Cametti e inaugurata Venerdì 6 Aprile al RUFA Space, che ha come protagonisti gli studenti del primo e secondo anno del biennio di arti visive RUFA. I giovani artisti sono stati chiamati a riflettere sulle dinamiche fisiche che sono alla base del nostro sistema sociale, ma anche sull’entropia che si produce nel creare un’opera. Il percorso espositivo è stato concepito per dar vita a una mostra dinamica che si sviluppa tra installazioni, fotografia, performances e video arte, con uno sguardo sempre rivolto alla sperimentazione dei contenuti, delle tecniche e dei materiali. «…il fine equilibrio tra sopra e sotto, luce ed ombra, eternità e transitorietà […] è necessario tutto questo per salvare il mondo da una confusione senza limiti». [Hans Arp]
Hanno partecipato sei artiste: Mónica del Arenal // Tatiana Balchesini // Federica Baggio // Francesca Cornacchini // Anica Huck // Hamida Sager
Qui il racconto con foto e video della serata inaugurale della mostra.