Il vincitore del RUFA contest racconta la sua esperienza nella Grande Mela
Il 2015 è stato un anno intenso per Alain Parroni, studente RUFA al terzo anno di Cinema. Vincitore a novembre del 48 Hours Film Project per la direzione del cortometraggio «Drudo», solo qualche mese prima aveva convinto, nell’ambito del RUFA Contest, Stefan Sagmeister, guru del graphic design con l’opera «There’s only a moment». Proprio grazie a questo video si era aggiudicato il primo premio del Contest dell’Accademia incentrato sul tema «What have I learned in my life so far?», dedicato a visual art, design e technological arts. In virtù di quel premio tanto ambito da tutti gli studenti partecipanti, ha vinto un viaggio a New York per un incontro di lavoro con Sagmeister.
Partito nella terza settimana di novembre, ha trascorso un intero mese a New York, durante il quale ha avuto modo di conoscere nuovi metodi di lavoro, nuove idee, nuove visioni, che gli sono servite da stimolo per la attività creativa. L’apice di questa esperienza è stato il confronto con Sagmeister. Il grande graphic designer gli ha dispensato consigli tecnici e approfonditi su come migliorare e perfezionare le sue metodologie di lavoro. Non capita tutti i giorni di avere una possibilità del genere e Alain Parroni non l’ha sprecata.
Seduto al Norwood club, location esclusiva newyorkese, in compagnia di Sagmeister, ha cercato di sfruttare al massimo il suo incontro, traendo spunti e riflessioni da un «maestro» così autorevole. «È stata una grande opportunità – ha detto Alain – grazie alla quale mi sento di essere cresciuto professionalmente. Questo viaggio mi è servito a capire quanto sia importante andare oltre i confini nazionali per riuscire ad avere, nell’esercizio creativo, più soluzioni possibili. Ma allo stesso tempo mi sono convinto di quanto sia speciale, e di conseguenza apprezzato, l’approccio italiano nella progettualità creativa. Gli input che la nostra cultura, così costellata di autentica bellezza, ci suggerisce sin da quando apriamo gli occhi, sono tali da rendere molto ricercato il nostro modo di vedere le cose. Per questo – ha concluso – penso sia importante allargare le proprie conoscenze ed elaborarle sulla base di quello che, ovunque andiamo, ci portiamo inevitabilmente dentro».
Di certo sentiremo ancora parlare di Alan Parroni, come è già capitato a Matteo Rovere e Sydney Sibilia nel video che vi proponiamo (realizzato per il 48 Hours Film Project). Intanto, preparatevi per il prossimo RUFA contest. Il vincitore potrebbe essere uno di voi!