L’artista cinese esprime così il suo dissenso verso la politica contro i richiedenti asilo
Aveva aperto nel marzo scorso la personale «Ruptures» di Ai Weiwei nella fondazione danese Faurschou e avrebbe dovuto chiudere a giugno 2016. L’artista cinese ha invece anticipato il fine mostra e da qualche giorno l’esposizione non è più visitabile. Una scelta drastica annunciata da Weiwei su Twitter, voluta per esprimere solidarietà verso i richiedenti asilo politico arrivati in Danimarca ai quali il governo danese, per via del provvedimento approvato il 25 gennaio dal Parlamento, può confiscare agli immigrati beni dal valore superiore alle 10 mila corone, pari a 1.340 euro, così da coprirne le spese di vitto e alloggio. Jens Faurschou, proprietario della Fondazione, ha appoggiato la scelta dell’artista, che oltre a far chiudere la mostra anticipatamente ha anche ritirato tutte le sue opere dal museo Aros di Copenaghen.