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È morto Paolo Aita, uno dei più garbati curatori di arte contemporanea

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Si è spento all’età di 58 anni a causa di un infarto. L’intera scena contemporanea lo piange

Il curatore di arte contemporanea Paolo Aita è morto, all’età di soli 58 anni, a causa di un infarto. Se ne va uno dei più istionici e garbati curatori di arte contemporanea che, tra le altre cose, ha anche tenuto deirsi accademici in RUFA. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Molti di noi, infatti, lo hanno visto anche recentemente in alcune delle mostre più interessanti proposte da spazi indipendenti o in gallerie significative di Roma. Paolo ha sempre scelto di accompagnare con la sua curatela gli eventi più stimolanti ed espressivi per la loro poetica e per il loro messaggio. Era nato a Cosenza, nel 1958, in un periodo in cui la città calabrese non era ancora il laboratorio contemporaneo che è adesso, per poi trasferirsi a Pisa dove ha studiato Lettere e Filosofia. Ma è a Roma che si era fatto notare per il suo delicato eclettismo e il suo garbo curatoriale. Alla sua attività giornalistica (collaboratore di molte riviste d’arte, tra cui Inside Art, e redattore di programma musicali su Radio Vaticana) ha sempre affiancato quella curatoriale. Ha curato moltissime mostre e vari cataloghi e antologie musicali, oltre ad aver pubblicato vari libri riguardo agli argomenti più vari, dall’estetica alle traduzioni. Da parte dell’Accademia RUFA un sincero cordoglio alla famiglia e un affettuoso ultimo saluto al caro Paolo. Ci mancherai.