Al via la mostra “Simone Bramante, Fabriano. Volti dalle cartiere – Paper Mill Portraits”, a cura di Umberto Giovannini e Beatrice Levorato, promossa dalla Fondazione Fedrigoni Fabriano in collaborazione con FABRIANO.
Un racconto per immagini dei volti, degli sguardi, dei gesti e delle memorie dei cartai, delle cartare e di chi è legato ai luoghi antichi della carta, magari grazie alle storie dei genitori o dei nonni.
Il progetto del fotografo e storyteller Simone Bramante – che si potrà ancora ammirare il weekend 19-20 novembre, a ingresso libero – nasce da una chiamata aperta alla cittadinanza di Fabriano dal titolo “Raccontami una storia”, per raccogliere e salvaguardare le preziose testimonianze legate al lavoro e ai lavoratori della Cartiera di Fabriano.
Dall’entusiastica risposta degli abitanti, Bramante ha individuato 12 racconti, narrazioni iconografiche che sotto la cura di Umberto Giovannini e Beatrice Levorato, diplomata RUFA in Arti visive, si srotolano in un unico grande filo, legando sia le diverse storie, sia la città stessa, con la presenza storica della cartiera.
Raccontare l’identità del territorio di Fabriano è il cuore del progetto artistico che ha caratterizzato la Residenza d’Artista di Bramante.
Il fotografo, infatti, a giugno è stato ospite della Fondazione e ha potuto vivere i suggestivi locali dismessi del Complesso Storico delle Cartiere, normalmente non accessibili e riaperti per l’occasione, come il reparto confezioni. È proprio lì che l’artista ha voluto ambientare i set delle fotografie presentate in questo progetto, nato dalla volontà di creare un dialogo con Fabriano – pensato come doppia accezione di città e cartiera – attraverso le storie e i volti di chi l’ha sempre vissuta.
Al centro, dunque, ci sono le persone di Fabriano, legate alla fabbrica e ai suoi magici intrecci sociali.
Una trama di conoscenze che Bramante ha, quasi inconsciamente, disfatto fino ad arrivare a un denominatore comune, un unico grande racconto di cui il fotografo ha voluto vagliare ogni possibilità espressiva. La sua visione ha generato un peculiare progetto allestitivo sviluppato anche con la collaborazione dell’architetto Giuseppe Ricupero: al momento infatti viene presentata solo la prima parte dell’esito di una residenza artistica che ha visto protagonisti, la scorsa estate, entrambi gli artisti.
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio gratuito del Comune di Fabriano, della Regione Marche, della Pia Università dei Cartai, della Fondazione CARIFAC, di Passeggiando tra la storia e dell’Opificio della Rosa.