museo delle memorie

Fine arts

“14m” di Anica Huck

14m è il titolo della nuova Performance della studentessa di Arti Visive Anica Huck, che si terrà sabato 17 settembre alle 18 nell’ambito della XI edizione del Festival Corviale Urban Lab, presso il Museo delle Memorie in Largo Cesare Reduzzi 5.

 
Questo pezzo indaga la consapevolezza umana, che ci permette di immaginare il dolore e può essere essa stessa una fonte di sofferenza.
L’artista, sarà murata nello spazio museale mediante saponette prima dell’inaugurazione. La sua presenza sarà enfatizzata attraverso l’assenza visibile del suo corpo, in connessione con l’architettura e lo scioglimento della distorsione del tempo.
L’artista non scomparirà, ma sposterà lo stato della realtà e la percezione del pubblico attraverso la sua esistenza come affermazione fisica nello spazio.
Il sacrificio di costruzione è un rito che prevedeva di murare le persone vive per dare stabilità all’edificio e può essere trovato in diversi miti e rappresentazioni artistiche attraverso le culture, basati sul motivo del sacrificio umano.

Questa performance del sacrificio di construzione diventerà un’esperienza olistica, quando la percezione del luogo e dell’opera porteranno a riflessioni sulle fragili, se non irrealistiche, fondamenta dell’esistenza umana. L’artista sta diventando lo spazio che circonda lo spettatore.

 
Il titolo si riferisce a un mito moderno legato al Corviale, luogo architettonico di utopie residenziali (fallite) del Novecento. Il famoso complesso residenziale lungo un chilometro misura solo 986 metri. 14 metri sono da una parte mito, costruzione del mito e distruzione del mito, dall’altra un invito aperto al pubblico a indagare il museo attraverso lo spazio corporeo, misurandolo con i propri passi, giocando con la percezione della dimensione del fisico dimensione della stanza. L’implementazione da parte dell’artista di sistemi metrici e imperiali destabilizzati in relazione all’esperienza corporea.
 

Anica Huck

Erfurt, Germania, 1985. Artista visiva e performer, vive e lavora a Roma. La sua produzione artistica si basa su metodi scientifici e fenomeni visivi. L’approccio interdisciplinare deriva da una precedente formazione ed esperienza professionale nelle geoscienze e nella geopolitica avendo lavorato per l’Agenzia Spaziale Europea e per la Commissione Europea. Attualmente è iscritta al corso di laurea magistrale RUFA. Tra gli altri, ha vinto il bando pubblico “Piazze romane” indetto dal Municipio di Roma e ha sviluppato nel 2021 il progetto site–specific “Città effimera: arte, scienza, follia”.