Una mostra che cambia aspetto al museo romano raccontata nel promo video degli studenti Rufa
Si chiama Transformers l’esposizione ospitata dal Maxxi fino al 28 marzo. La mostra che fa cambaire aspetto al museo capitolino, curata da Hou Hanru con la collaborazione di Anne Palopoli, presenta i lavori di Choi Jeong-hwa (Seoul, Corea 1961), Didier Fiuza Faustino (Chennevières-sur-Marne, Francia 1968), Martino Gamper (Merano, Italia 1971) e Pedro Reyes . A unire le loro produzioni è l’utilizzo della trasformazione intesa come parola chiave per rispondere alla sfida delle nuove tecnologie.
Una foresta sospesa fatta di 3000 scolapasta in plastica, una sedia che grazie a interventi in vetro e tessuto ha cambiato la sua forma originale, un gigantesco fiore di plastica dai petali dorati di 10 metri di diametro che riproduce la sensazione del respiro e così via. «I creatori – ha spiegato Hanrou – sono sognatori straordinari. Sono capaci di trasformare il quotidiano in fantastico e viceversa; trasformano il basso in alto, il vecchio in nuovo, il banale in arguto, il triste in gioioso e il vizio in virtù. Creano così nuove realtà più aperte, incoraggiandoci a vivere pienamente l’esperienza di esseri umani». Al video promo della mostra hanno lavorato gli studenti Rufa (Rome University of Fine Arts) al terzo anno di cinema Alain Parroni, Elisabetta Ariemma, Mino Capuano, Marco Luisetto. Fino al 28 marzo;
Info: www.fondazionemaxxi.it