RUFA – Rome University of Fine Arts e REF – Roma Europa Festival continuano a camminare all’unisono sul sentiero della creatività.
L’intento è sempre lo stesso: esplorare nuove forme d’espressione e immaginare ciò che ancora non è. Anche per il 2020 l’Accademia di Belle Arti legalmente riconosciuta dal Ministero per l’università e la ricerca è parte integrante della kermesse che da qui a qualche settimana entrerà nel vivo, segnando il passaggio tra l’estate e l’autunno.
In questo scenario il contributo ideativo generato dal corso di Multimedia arts and design, coordinato dalla docente Caterina Tomeo, è di altissimo livello. Gli studenti del primo e del secondo anno del biennio di specializzazione, guidati da Massimo Zomparelli e Ivan Paduano, hanno dato forma è sostanza a un’esperienza dal titolo “THE POST-FUTURIST CAVE”, la cui visione al pubblico, nel rispetto delle norme di prevenzione da Covid-19, avrà luogo tra il 2 e il 3 di ottobre presso l’area “Cellette” del Mattatoio di Testaccio.
“THE POST-FUTURIST CAVE” indaga il complesso rapporto tra le testimonianze digitali e il reperimento di esse da parte della società. Simboli e segni inediti prendono vita attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale rispondendo alla partecipazione virtuale degli spettatori che interagiranno con la presenza fisica di altri fruitori, messi per la prima volta a contatto con queste nuove forme di espressione. Del resto gli esseri umani si sono sempre rapportati con i sistemi di scrittura, sia allo scopo di comunicare con gli altri, sia per lasciare una propria testimonianza.
Il team RUFA che ha lavorato sul progetto è stato composto da Consuelo Donati, Daniele Falchi, Elisa Pelliccioni, Elisa Quadrini, Gianmatteo Buttiglione, Maria Gavrilova, Mirko Pelliccia, Sabrina Coppola, Silvia Parolini, Simone Tecchia, Tijana Gavric, Antonio Reda, Bogdan Melinte, Carmine De Vita, Edoardo Filippone, Giorgia Pelagalli e Michal Zemel.
L’opera verrà inaugurata il 2 ottobre alle 17.00 presso l’ex Mattatoio.