Dal 12 al 16 novembre trenta artisti selezionati dalle curatrici Elisa Del Prete e Silvia Litardi confluiranno a Bologna e L’Aquila per presentare il proprio lavoro ai rappresentanti di dieci istituzioni internazionali individuate, a loro volta, come eccellenze per l’attività di scambio artistico e il dialogo interculturale che promuovono. Si tratta, nello specifico, della terza edizione Grand Tour d’Italie.
Il progetto è realizzato dalla Direzione generale creatività contemporanea e rigenerazione urbana del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e NOS Visual Arts Production, direttivo curatoriale dell’associazione culturale “Nosadella.due”. Ideato nel 2016, Grand Tour d’Italie ha l’obiettivo di mettere in relazione gli artisti italiani mid-career con curatori e direttori di residenze artistiche e centri d’arte contemporanea internazionali, nell’intento di rafforzare la promozione della scena italiana all’estero. Le esposizioni si terranno al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e all’Accademia di Belle Arti del capoluogo abbruzzese.
Tra gli artisti selezionati c’è anche il docente RUFA Simone Cametti, che nel suo percorso didattico, formativo e artistico si è concentrato sul concetto di opera d’arte “site specific”. Insieme a Simone Cametti esporranno: Alterazioni Video, Andreco, Sara Basta, Riccardo Benassi, Carola Bonfili, Chiara Camoni, Canecapovolto, David Casini, Federico Cavallini, Giulia Cenci, Luca Coclite, Davide D’Elia, Maria Adele Del Vecchio, Roberto Fassone, Giovanni Giaretta, GrossiMaglioni, Valentina Medda, Jacopo Miliani, Giovanni Ozzola, Mattia Paje, Luana Perilli, Mariagrazia Pontorno, Anna Raimondo, Ivana Spinelli, Sasha Vinci, Giacomo Zaganelli, Virginia Zanetti. A questi si aggiungono Flavio Favelli e Angelo Bellobono, invitati come padrini delle città di Bologna e L’Aquila per il lavoro che hanno realizzato nei due contesti.
La scelta degli artisti è stata guidata dal desiderio di voler condurre una ricognizione sulla scena artistica italiana degli ultimi 15 anni, un arco di tempo in cui si colloca la Grande Recessione e la crisi economica del XXI secolo su scala globale. Accomunati da un’epoca che cerca di definire il cambio di paradigma al quale è chiamata per superare un modello economico/produttivo non più sostenibile, gli artisti offrono un’indagine aperta su quelle che sono le reazioni estetiche al nostro tempo, da parte di chi ne ha subìto la globalizzazione fin dagli inizi come di chi, più giovane, è nato proprio nel cuore della trasformazione in atto.