Diébédo Francis Kéré è un architetto originario del Burkina Faso, classe 1965. Considerato oggi uno dei più influenti architetti del mondo, la sua storia inizia da lontano. Figlio di un capovillaggio di Gando, un agglomerato di poche abitazioni nel Burkina Faso, la sua famiglia, sostenuta dalle altre, gli ha permesso di andare a studiare in Germania per diventare architetto. Il suo impegno e la sua genialità hanno fatto il resto: dopo avere studiato nella Facoltà di Architettura della Technische Universität di Berlino, si è impegnato in favore della sua comunità d’origine e ha costruito moltissime strutture in Burkina Faso, tutte di grande utilità sociale, ideate e realizzate nel rispetto dell’ambiente e valorizzando le risorse umane e materiali locali. Ha restituito al suo gruppo i frutti di ciò che aveva ricevuto. Il suo percorso è un racconto avvincente di solidarietà e altruismo. Ma soprattutto è la testimonianza vivente di un modello di società basato su un progetto collettivo. Kéré oggi è considerato il simbolo di una nuova architettura, ispirata a criteri di etica e solidarietà. Le sue teorie stanno facendo il giro del mondo e a giugno 2017 ha inaugurato una prestigiosa creazione: il Padiglione della Serpentine Gallery a Londra. E lo ha fatto pochi giorni dopo la sua straordinaria partecipazione al RUFA Contest 2017.