Dando seguito agli eventi che hanno già avuto luogo negli anni passati, RUFA celebra la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne partecipando, con un progetto fotografico, all’evento di martedì 23 novembre ore 15:00 presso il teatro di Tor di Nona, “casa” storica di Luigi Pirandello. In questo suggestivo angolo di Roma, il governatore Nicola Zingaretti e il già consigliere regionale Michele Baldi, promotore dell’iniziativa, inaugurarono il cosiddetto “Muro delle bambole”: un’opera simbolo contro il femminicidio, tuttora visibile, collocata presso la sede dell’Ater della capitale. L’installazione riprende un’antica tradizione indiana: ogni volta che una donna subisce violenza una bambola viene affissa sulla porta di una dimora della comunità.
La riflessione sull’argomento è affidata al lavoro di Francesca Russo, studentessa della Scuola di Fotografia e audiovisivo RUFA, coordinata dal docente Michele Palazzi, che presenterà il progetto “I forgive you”.
«Si tratta – spiega la studentessa – di un omaggio alle donne e in particolare a mia madre. Dopo la mia nascita mia madre decide di scappare da un matrimonio infelice e violento per crescere i suoi due figli da sola. Attraverso il suo corpo e le sue cicatrici voglio raccontarne il vissuto e far emergere la sua forza. Nonostante quello che ha passato mia madre durante gli anni del matrimonio, dopo il divorzio non ha mai negato a me e mio fratello di avere una relazione con mio padre, nascondendoci tutto il suo dolore e la sua rabbia per proteggerci. Sono questi i motivi che mi hanno indotto a ritenere mia mamma una donna forte. In questa evoluzione di pensiero, il corpo di mia madre viene cercato nella natura attraverso i suoi simboli, perché la natura è forte, resiste e se viene distrutta trova sempre un modo per rinascere: proprio come ha fatto lei. Non sono solo i simboli di forza a manifestarsi, ma anche di sporcizia e fatica: proprio come si sentiva lei durante il matrimonio. Il progetto si alterna tra forza e debolezza. Il tutto è accompagnato dalle poesie di Rupi Kaur, che fungono come confessioni».
RUFA, nel prendere parte a una ricorrenza così importante, intende porre gli studenti di fronte a esperienze non indirizzate soltanto alla professione e alla carriera, ma anche alla vita.
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