Il titolo è già tutto un programma e rivela il lavoro che ha ispirato Leonardo Canova, Luca Lombardo e Paolo Rigo. I tre autori hanno voluto dare alle stampe un Dante inedito, molto più vicino alle nuove generazioni e al mondo dell’arte contemporanea.
A settecento anni dalla morte Dante si trasforma in fumetto e diventa icona social: nasce una raccolta di saggi dedicata a Dante e al fumetto italiano, pronta a misurarsi con il metro delle vendite e dei like, ma anche capace di esprimere la rivendicazione della necessità di mescolare serio e faceto, alto e basso, gli strumenti della filologia e gli obiettivi della divulgazione, in un quadro in movimento in cui i saperi si ridefiniscono nelle relazioni reciproche.
Nel volume, edito da Edizioni Ca’ Foscari si fa riferimento anche alle trasformazioni storiche che hanno portato Dante dall’italianità, esaltata durante il Risorgimento e sotto il fascismo, all’iconicità, in coincidenza col trionfo della cultura di massa e della società dei consumi.
«La scelta della Divina Commedia – spiegano gli autori – come argomento di fumetti, da mero spunto testuale per inserzioni pubblicitarie e vignette satiriche, a trasposizioni illustrate come quelle di Gō Nagai o del trio Mattotti, Glaser e Moebius, a parodie nel segno di ben noti eroi dei fumetti, come Topolino, Geppo, Cattivik o Dampyr, a rivisitazioni in chiave contemporanea (Jacovitti, Marcello, Don Alemanno), è non solo un segno della volontà dei fumettisti di innalzare il pregio del proprio linguaggio, dialogando con la letteratura classica, ma anche una riformulazione del mondo dantesco rivolta verso la contemporaneità, che è di volta in volta rinnovata e rivendicata. Dante viene immesso in un mondo che non è il suo, ma attraverso questo mondo torna a noi in chiavi diverse, più o meno confermative, più o meno traditorie, che ci consentono di rileggerlo come classico, capace di stare tanto nel suo tempo quanto in altri tempi. L’ipotesi critica sottostante a ciascuna di queste operazioni è che in Dante gli autori dei fumetti che lo riprendono, utilizzano e manipolano hanno trovato un campo di significati nel quale rispecchiare e attraverso il quale interrogare le tante ricerche di significato del proprio tempo. Il fumettista smonta dunque il testo dantesco e lo sposta da un codice a un altro per il fumettista; il lettore smonta il testo fumettistico e lo confronta con quello dantesco».
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