Due culture che si intrecciano, tra le linee e la ricerca in ambito artistico, ma non solo. Dal 6 al 13 ottobre la Germania si racconta all’Italia: sono in tutto venti le città coinvolte, pronte ad accogliere più di cento eventi, tra concerti, mostre, spettacoli, incontri tematici, momenti educativi e dedicati alla socialità e all’intrattenimento, in un calendario che vede interagire le massime istituzioni culturali tedesche. Ovviamente non poteva mancare Roma, con RUFA che diventa parte integrante di questo programma così articolato, dando forma e sostanza ad un progetto espositivo finalizzato a raccogliere le esperienze del Bauhaus. “100 BAUHAUS: l’eredità in un manifesto” è il titolo di una mostra che avrà luogo al Maxxi e che è stata fortemente voluta dall’Ambasciata che ha sede nella capitale.
Il percorso, realizzato dagli studenti del corso di Graphic design RUFA, intende sviluppare il concetto di ricerca nell’ambito della comunicazione visiva, utilizzando le stesse tecniche di esplorazione del Bauhaus. Lo scopo dell’iniziativa, coordinata dal docente Paolo Buonaiuto e sostenuta anche dal Goethe Institut, ha inteso generare una serie di manifesti fatti a mano: nessun supporto informatico o tecnico, soltanto ingegno. I visual prodotti non sono unicamente grafici, ma si esprimono attraverso la restituzione di diverse metodologie, che hanno poi trovato riscontro in quello che è l’aspetto materiale legato alla comunicazione. L’interesse mostrato dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti dimostra, a distanza di 100 anni, come il fenomeno storico e culturale del Bauhaus, sia vivo più che mai.
Il programma della settimana tedesca in Italia, dal profetico titolo “Non farmi muro” rappresenta anche la giusta occasione per avviare una riflessione a trenta anni dalla caduta del Muro di Berlino. Ed è esattamente il lascito di libertà e speranza che quell’accadimento ha offerto al mondo, che oggi si vuole valorizzare, dando seguito alla visione di un futuro comune tra diverse nazioni, nel segno dell’arte, della letteratura, della musica, del cinema e dell’innovazione.
«La partecipazione di RUFA – Rome University of Fine Arts – ha spiegato il direttore arch. Fabio Mongelli – è rilevante da un duplice punto di vista: non solo si rende il giusto merito al Bauhaus, punto altissimo di ricerca e di produzione artistica, ma soprattutto si rinforza quel concetto di integrazione, tra Italia e Germania, che proprio sul fronte dell’espressività non si è mai interrotto».