La studentessa RUFA di scultura inaugura oggi la sua mostra nello spazio romano. Fino al 4 maggio
Inaugura oggi alle 18.30 la mostra “Anatomia di una fuga/Out of the dead-end”, la prima personale dell’artista Claudia Capone, negli spazi della galleria Curva pura. La giovane studentessa RUFA di scultura, allieva dell’artista Davide Dormino, ha lavorato su un progetto legato alle trame delle città interiori (labirinti mentali, formali o immaginari), alla mappatura di quel luogo altro, che attinge sempre dalla realtà e dal superamento di confine che può avvenire solo attraverso la ricerca e lo studio, unici strumenti che ci consentono di comprendere chi siamo e dove vogliamo andare. Misurando il territorio, interiore e fisico, possiamo prendere coscienza di quali siano i vicoli ciechi, quelli che interrompono il nostro passaggio. Il percorso è serrato forse perché oltre il muro c’è un luogo che non riusciamo a vedere? O forse perché chi ha progettato quell’interruzione, stanco di proseguire, immaginava che qualcun’altro potesse farlo in seguito, costruendo una nuova traiettoria? Sono le domande che si pone Claudia Capone per arrivare alla sua sintesi. Essere artista, del resto, significa voler aprire un varco per far passare il più alto numero di persone e mostrar loro cosa c’è dall’altra parte.
L’artista parte da queste osservazioni e dalla sua capacità di sintesi per dare forma ed espressione ai suoi contenuti interiori e ce li mostra attraverso la creazione di 3 elementi necessari. Il suo è un invito a cercare una via di uscita anche dove sembra non esserci, cercando di sfuggire a quell’istinto che speso ci porta a voler tornare indietro di fronte ad un vicolo cieco senza chiederci perché siamo finiti lì.
I suoi lavori sono planimetrie urbane, un labirinto e una chiave la cui mappatura è un vicolo cieco. Le planimetrie sono rappresentazioni di uno spazio che servono per orientarsi; il labirinto è un tracciato che ha una sola entrata e tanti vicoli ciechi.
Il punto di partenza di questo percorso è la Nassa, una trappola con dentro un’esca che per Claudia Capone simboleggia l’attrazione di un corpo verso un altro corpo. Posizionata all’interno della gabbia c’è una pietra, un pezzo di marmo Rosso Levanto la cui somiglianza alla carne animale appare evidente e costituisce l’unico elemento naturale della mostra.
Dall’8 aprile al 4 maggio alla galleria Curva pura
Info: https://www.facebook.com/curvapura