Sabato scorso successo di pubblico per il video mapping
Nella placida serata invernale di sabato scorso nell’angolo più contemporaneo di Roma, il quartiere Testaccio, alla Città dell’altra economia l’Accademia Rufa, ancora una volta, è stata protagonista. Questa volta grazie al lavoro di video mapping, intitolato “Point to Light”, realizzato dagli studenti nel corso del workshop di Valerio Baiocchi e Filippo Rotondi offerto dall’università nei giorni scorsi, e proiettato sul grande edificio per cui l’opera era stata concepita. Il suggestivo spettacolo site-specific si è subito impadronito dell’attenzione del vasto pubblico, che si è lasciato trasportare dal ritmo delle immagini che scorrevano suadenti sull’imponente superficie esterna del locale. L’opera raccontava, evitando ogni intento didascalico, l’evoluzione grafica e geometrica che dal punto porta alla profondità. Un affondo nella sintassi dell’arte per approdare alla tridimensionalità partendo dal piano. E come location non si poteva scegliere luogo migliore del campo boario. Proprio a pochi passi di distanza, infatti, nella stessa area si svolgeva Digital Life, la rassegna della fondazione Romaeuropa dedicata alle connessioni tra nuove tecnologie e linguaggi artistici, in corso alla Pelanda del Macro Testaccio, a cui i partecipanti all’iniziativa Rufa hanno potuto avere accesso a prezzo ridotto. L’Accademia Rufa si è così proiettata ancora una volta nel cuore della scena contemporanea romana, riuscendo a coinvolgere un pubblico numeroso, appassionato e consapevole, sempre più curioso di conoscere l’offerta artistica e culturale promossa da questo dinamico polo della formazione e della creatività.